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domenica 24 aprile 2011

UNA RELAZIONE E' UNA RELAZIONE QUANDO ...

ho avuto l'illuminazione sulla via della torta pasqualina. ho capito cosa fa di una relazione, una relazione.
la discriminante non è il sesso, non è l'amore, non è il sostegno reciproco od economico. è semplicemente LA PROGETTUALITA'.
quando fai dei progetti con qualcuno, quando pensi ad un futuro, che sia prossimo o lontano, allora si. hai una relazione. che il progetto sia un figlio, le vacanze o un concerto poco importa.
è il PROGETTO che cambia lo stato sentimentale.

giovedì 21 aprile 2011

HEIDI IL POLLO SPECIALE

‘Heidi, ma sei proprio tu? Ma come stai bene…’
Quante volte mi sono sentita ripetere questa frase negli ultimi 2 anni?
Come se la mia avvenenza fisica fosse inversamente proporzionale alla mia felicità sentimentale.
Sono single da 2 anni. Anzi, sono stata mollata 2 anni fa. In un momento critico nella vita di ogni donna. L’approssimarsi degli anta, un cambio di lavoro, l’orologio biologico che gira e gira e gira…
Insomma un terremoto di emozioni.
E ho dovuto ribaltare la mia vita. Un’altra volta.
Ho cercato di fare la Pollyanna della situazione, di vedere il bello anche dove è difficile vederlo. In fondo che mi manca?
Già. Che mi manca? Una sera parlavo con un amico, e scherzando gli dicevo ‘dai trovami un fidanzato, non sono propriamente un cesso, sono abbastanza intelligente, cultura sopra la media, casa di proprietà, auto munita… come mai non trovo un uomo?’ e la risposta di Ale mi ha gelato ‘non credi di essere un po’ … TROPPO?’
Ci ho pensato un bel po’, e ho risolto che no, non sono troppo. Voglio dire chi si accontenterebbe di un Big Mac, potendo avere una costata di Chianina?
E con spirito rinnovato ho continuato la mia ricerca di un nuovo amore.
Senza troppo impegno a dir la verità …
Poi è successo che qualche tempo fa il mio ex fidanzato, con cui ho la famosa RELAZIONE COMPLICATA, situazione sentimentale diventata molto famosa fra gli utenti del social network più famoso, mi scrisse un sms: ‘tu sei speciale e io sono un coglione e non ti merito…’
E allora ho capito tutto! Altro che bere l’assenzio per aprire le porte della percezione!
Essere speciali è una fregatura! Va a finire che ti mollano per una banale, poco intelligente, alta un metro e 20 e nemmeno eccessivamente simpatica.
Perché se io sono così speciale, tu mi preferisci una banale?
Io ho paura del buio, soffro di crampi, fumo troppo, sono ignorante in geografia al punto da pensare che Sappada fosse in Sardegna invece che in Trentino (perché è in Trentino vero?) e da posizionare Tivoli vicino a Latina.
Non voglio essere speciale, non ho velleità da Wonder Woman, mi fanno schifo i ragni, non digerisco il prezzemolo e sono allergica al paracetamolo. Ho le unghie fragili, la cellulite e un dente storto … IO NON SONO SPECIALE!
No no no. Voglio essere normale e felice, voglio ridere alle battute volgari, voglio non sapere chi sia il governatore del Piemonte, voglio apprezzare i film di Checco Zalone, voglio che il mio pensiero primario sia ‘dove si va a fare ape stase?’
Voglio essere solo un’aquila che si crede un pollo. Anzi no, voglio proprio essere un pollo.
Le persone speciali, va a finire che la prendono sempre nel culo. Guarda lady Diana!
Bionda e bella e vergine, diventa principessa sposando il rospo. Due figli, l’impegno umanitario, amica di Elton John e di Versace e poi … muore sotto un tunnel, proprio quando la sua vita sta per tornare ad essere felice. Una suocera che la odiava, il marito che le preferisce una bruttona senza un grammo del suo stile. È giustizia questa? Avrebbe potuto continuare a vivere la sua finta favola dorata come tante mogli nel mondo, ma voleva essere felice. Ed essere se stessa. Ma il suo essere così ‘speciale’ così diversa dagli altri così … COSI’ TROPPO PER ME … l’ha portata alla rovina.
La storia è piena di donne forti, intelligenti e SOLE.
Ogni uomo, anche il più illuminato, detesta avere al proprio fianco una donna sua pari o peggio che lo supera.
Come dice Marge Simpson alla figlioletta troppo sveglia .. ‘Lisa tu sei troppo intelligente per essere felice’
Come se essere intelligenti e femmine con le palle sia un peccato mortale.
Io vorrei essere stata una FEMMINUCCIA. Una di quelle che non sanno avvitare una lampadina. Ho sempre sognato di essere accudita e protetta. Ma la vita mi ha riservato qualcosa di diverso.
Sono un’aquila, lo so. Ma per essere felice devo fingermi pollo?
Non ho colpa se ho dovuto rimboccarmi le maniche, a volte anche le principesse devono farlo. Il castello non si pulisce da solo…
Anche io da piccola sognavo la corona. Invidiavo la regina Elisabetta e non capivo perché indossasse quei buffi, e diciamocelo, talvolta orribili cappellini, invece della tiara di diamanti. Dicevo sempre ‘se fossi regina metterei la corona anche per andare al supermercato’.
La corona non l’ho avuta. Di contro al supermercato ci vado spesso.
Ma poi, vale proprio la pena fare la principessa? Meglio un impiego in banca del mantello di ermellino …

martedì 19 aprile 2011

LA CRITICA DELLA SETTIMANA 2

torna la rubrica della critica gratuita! con 2 capitoli veramente speciali!
COMMUNICATION (LET ME DOWN)
1. quelli che non rispondono ai messaggi. porco giuda, è semplice. non devi scrivere la critica della ragion pura. SI, NO, OK, non posso. lasciamo perdere. devo andare al saggio di danza del mio cane, sono gay. MA RISPONDI.
2. gli I Phone hanno a disposizione una sola suoneria, oppure chi ha l'I Phone ha semplicemente poca fantasia?
3. quelli che ti appaiono in chat con un CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
l'entusiasmo è apprezzabile, però tutte quelle ooooo mi innervosiscono parecchio
4. l'abuso dei puntini di sospensione. e qui mi ci metto pure io ...
5. gli indirizzi mail farlocchi che poi ti vergogni a dare, tipo aquilotto72, fragolinadibosco16, giuliettina_pa_pa.
special guest della critica ... chi memorizza il numero del fidanzato/fidanzata di turno sotto AMORE. amore chi??? e se cambi fidanzato? lo lasci sotto amore, o lo cambi con IL COGLIONE?

AUTOCRITICA... a volte mi stupisco di me stessa!
1. vedere una cosa strana dal finestrino della macchina e dire a voce alta 'ci sono lavori peggio del mio' quando sei in macchina con il tuo capo. NO GOOD.
2. indossare scarpe a tacco alto, quando devi badare per 4 ore che una cinquantina di bambini non si accoppino fra di loro ad un evento. NO GOOD. però ero carinissima
3. in piscina, infilare i braccioli alle caviglie, per vedere l'effetto che fa. NO GOOD. ma avevo 8 anni, quindi mi autoscuso, anche se l'effetto, ovviamente è finire a testa in giù sott'acqua
4. il giorno del tuo compleanno, alla domanda di un tuo amico 'ti piacciono le crocs?' rispondere NO MI FANNO CAGARE. e vederlo nascondere un pacchetto regalo sotto la sedia... NO GOOD.
5. mescolare prosecco e vodka alla menta. NO GOOD. tenetelo presente ...

sabato 16 aprile 2011

SE NON SARA' SEREN ...

ho sperimentato oggi su me stessa quanto sia liberatorio, terapeutico, rasserenante e quanta perfida soddisfazione celi il PERDONO INASPETTATO.
non essendo particolarmente credente nè praticante tutto ciò non ha radici nell'evangelico 'porgi l'altra guancia'. anzi. quando sono incazzata con qualcuno lo si vede da lontano. altro che perdonare, sono capace di covare rancore per anni!
oggi però, complice la bella serata di ieri e l'allegria e la gioia che avevo intorno oggi, mi sono repentinamente avvicinata ad una persona con cui non parlavo da un paio d'anni, l'ho gentilmente salutata, intrattenuta con varie amenità e nell'andarmene, li si, ho porto la guancia da baciare.
è stato rasserenante capire che il rancore era, non dico sparito, ma si è attennuato. che l'energia sprecata a odiare può ora essere spesa molto meglio. e somma soddisfazione è arrivata dal vedere l'imbarazzo, il disagio e la perplessità nello sguardo di questa persona, che probabilmente si aspettava di essere apostrofata con un 'brutta stronza'. cosa che sinceramente ... ho fatto fino a poco tempo fa.
si fanno passi in direzioni diverse, mi piace pensare che questo l'ho fatto nella direzione giusta. e vorrei continuare a camminare.
ATTENZIONE PERO'. essendo brontosaura mannara e leonina di nascita e carattere, PERDONO MA NON DIMENTICO.
il 'brutta stronza' gridato dal finestrino della macchina potrebbe tornare in auge in ogni momento.

venerdì 15 aprile 2011

PERFIDA-MENTE

ho notato un boom di lettori del post sulla critica non costruttiva di Esther.
la mia considerazione è ... LA PERFIDIA TIRA?

mercoledì 13 aprile 2011

L’AMORE AI TEMPI DI FB. CARO GARCIA MARQUEZ, I SOCIAL NETWORK FANNO PIU’ DANNI DEL COLERA.

Incontro. Affinità. Chimica. Amore. Relazione.
Relazione? Relazione!
Quando hai una relazione sei felice. Il mondo ti sorride. E quando sei felice diventi più buona.
Così buona da volerlo comunicare istantaneamente a tutti. Soprattuto al tuo ex che ti ha mollato, all’amica con 3 figli, che ti ripete da una vita ‘eh no … tu non puoi capire …’, alla tua compagna di classe delle elementari, che non vedi da 25 anni, ma sicuramente ci tiene a saperlo e anche alla stronza che pensava di avertelo portato via.
Bene, adesso si può. Con un clic, puoi gridare a tutto il mondo, in maniera virale IO HO UNA RELAZIONE.
È sufficiente cambiare LO STATO. Ma non si parla di trasferirsi all’estero.
Nei social network, un simpatico modo per farsi i fatti degli altri e per tirare fuori finalmente l’esibizionista che c’è in te, puoi dichiarare il tuo STATO SENTIMENTALE.
Che detto così fa pure un po’ paura.
Come faccio a dichiararlo al mondo se non l’ho capito io a che punto stiamo noi 2?
Queste piazze virtuali sono l’equivalente tecnologico-informatico di quello che tutti i mammiferi fanno in natura per marcare il territorio: fare pipì negli angoli.
Prendiamo un social network a caso .. ma si dai .. quello a cui siamo iscritti tutti, quello con la righetta blu. Le statistiche ufficiali citano che ci sono nel mondo 500 milioni di utenti attivi. Il 50% di essi si connettono ogni giorno. Ogni utente ha una media di 130 amici. Gli utenti passano complessivamente circa 700 miliardi di minuti al mese connessi al social network.
Esiste altro modo per comunicare istantaneamente a tutti, quello che in realtà vorresti dire a UNA SOLA PERSONA? E che sostanzialmente, ai tuoi altri 129 amici NON INTERESSA?
Non dimentichiamo la cosa più importante. Il caro geniale demoniaco Mark Z. ha creato questo strumento infernale solo perché la sua fidanzata lo ha mollato. Dicendogli semplicemente vis-a-vis SEI UNO STRONZO.
Non sarebbe più semplice dirsi le cose? Non sarebbe più elegante evitare di tediare la vita altrui con i fatti propri? Le ore che perdiamo a pensare a frasi ad effetto da pubblicare, sperando di stimolare una reazione, non potremmo occuparle più proficuamente, magari coltivando un orto? che ovviamente non sia farmville!
Riflettiamo mai sul fatto che le frasi criptiche che abbiamo creato con passione, spesso sono criptiche pure per il reale destinatario?
perchè la bacheca ... è una guerra di trincea!
Viste dal vivo … sulle bacheche altrui.


C.F. ‘che gran bella figura di m……a!!!’
COMMENTO: chi? cosa? perchè? E se ti chiedo cosa sia successo .. ovviamente non me lo dici. Perché la frase è criptata e non destinata a me!

N.M. ‘sono come San Tommaso, se non vedo non credo’
COMMENTO: oddio ma lo stai dicendo a me? Perché non ci credi che lui ti ha lasciato per me. E allora tu lo scrivi li per tutti, ma è una frase per me. Oddio che ansia, e adesso cosa rispondo? Ci va qualcosa che le faccia capire che ho capito, ma senza far capire troppo.
Qualcosa a tema. Sui santi. Ecchediamine io sono pure atea. Che ne so dei Santi io. Ecco scrivo qualcosa su ‘scherza coi fanti, ma lascia stare i santi’. O era il contrario. Ma no che c’entra. Troppo difficile. Devo essere incisiva e ironica, non volgare, ma comprensibile. Ecco trovato: ‘suggerisco san Pellegrino, la magnesia aiuta a mandar giù i bocconi amari!’ Sono troppo ganza!

S.M. ore 9.00 ‘Buongiorno mondo’.
ore 11.00 ‘ho voglia di andare al mare’
ore 12.00 ‘buon pranzo a tutti’
COMMENTO: ok. Tu sei a casa tutto il giorno. Io lavoro 12 ore su 24. E di solito mi nutro di 4 salti in padella e di pizza del panettiere. Non sentirti un essere superiore solo perché hai il tempo di cucinare e di fare ciao ciao al mondo. Detto fra di noi. La tua passione per i fornelli non deve essere esibita. Si nota. Soprattutto sul giro vita.

ANTEPRIMA ...

non perdetevi oggi pomeriggio il nuovo RACCONTO DI ESTHER!!!

martedì 12 aprile 2011

LA CRITICA DELLA SETTIMANA

visto che sono spesso definita socievole come una brontosaura mannara, criticona e spesso anche stronza ... ho deciso di aprire la rubrica settimanale delle critiche gratuite. elenco quindi le cose che non mi piacciono, anzi che mi fanno proprio salire il sangue al cervello:
GENERAL
1. quelli che dicono 'ma anche no'. non ha senso
2. le donne che ruttano. disdicevoli.
3. chi inizia le frasi con 'NIENTE..'. se non hai niente da dirmi, taci.
4. quelli che dicono 'ti devo dire una cosa, ma te la dico dopo'. allora tu ce l'hai con la mia ansia. se mi devi parlare ... parlami!
5. quelli che dicono 'non ti preoccupare ... non ti incazzare...' allora lo sai già che mi preoccuperò e mi incazzerò come una jena a primavera! (le jene sono particolarmente nervose in primavera? bha ...)
FASHION
1. le ballerine. stanno bene solo a Bianca Balti. giuro.
2. le camicie da boscaiolo su una donna. quelle non stanno bene NEMMENO a Bianca Balti.
3. le infradito di gomma in città. uomo o donna che tu sia... le flip flop gommose tienile per la piscina. in città sono ridicole. e ti si sporcano i piedi
4. i dolcevita. alle donne mortificano il decolletè. gli uomini sembrano professori di oxford in pensione. se abbiamo il collo mostriamolo.
5. le pinze per i capelli. tollerate solo sotto la doccia, o quando ti fai la tinta. se i capelli ti danno fastidio... TAGLIALI.

bene, mi sono sfogata. accetto ogni commento. anche: sei una brontosaura mannara, perfida e pure un po' stronza :-)

lunedì 11 aprile 2011

OMETTERE E' MENTIRE ... OPPURE NO?

se si omette di dire una cosa, possiamo considerarla menzogna? del tipo, se io non ti chiedo se esci ANCHE con un'altra e tu non me lo dici, posso lo stesso considerarti un fedifrago bastardo, oppure sono io che devo fare le domande giuste al momento giusto?
ma poi, non è che tante volte fingiamo di non credere, o di non sapere solo per non soffrire?
la verità è soggettiva. se io decido di credere allora è vero, se non ci credo, allora è falso.
qualche volta si mente, o si omette per non far soffrire le persone coinvolte.
poi però, quando i nodi vengono al pettine (e vengono sempre al pettine), allora è peggio.
vorreste sapere o no? e se poi scopriste che il solito CARO AMICO sapeva e taceva, perchè non sono affari suoi ... gli spacchereste la testa con una mazza da baseball o comprendereste la sua posizione?
i rapporti umani sono complicati, ma spesso ce li rendiamo ancora più difficili.
 mi chiedo 'ma ne vale la pena?'

domenica 10 aprile 2011

LO FACCIO IO!

si discuteva ieri con Lalla e Jo. quante volte ci siamo lamentate dei nostri uomini, passati e presenti (e forse futuri) di come siano delle piante grasse, di come pensino che i vestiti sporchi abbandonati sul pavimento del bagno riappaiano magicamente puliti nel cassetto, o di come la cacca del gatto sia autoestinguente, visto che mai hanno pulito la cassettina...
poi però nella tua vita appare un uomo differente. Gentile, premuroso, affabile. Che ama sfaccendare in cucina. nella TUA cucina. che sparecchia la tavola. la TUA tavola. che ti dice 'siediti e rilassati davanti alla tv, qui ci penso io'. e lo guardiamo aggirarsi tra le nostre stoviglie, un po' impacciato ma pieno di buona volontà. che fa domande sensate come 'che pentola uso? quanta acqua metto?' e noi che invece di rilassarci davanti a Gerry Scotti, vorremmo solo urlare 'LASCIA STARE, LO FACCIO IO!'
principesse da coccolare, ma anche maniache del controllo ... siamo così?
io sono stata definita 'ansiosa e maniaca del controllo'. ma se voglio sempre avere tutto organizzato, pianificato e devo controllare tutto ... perchè con 34 gradi sono ancora in giro con le gomme da neve?

sabato 9 aprile 2011

QUANDO UNA RELAZIONE E' UNA RELAZIONE?

cosa fa diventare RELAZIONE, una frequentazione fra 2 persone? qualcuno mi ha risposto 'il cambio di stato sentimentale su facebook'. questo è sicuramente vero per chi ha meno di 25 anni. o per chi ha il quoziente intellettivo pari al numero di scarpe che porta.
io mi sono accorta che una relazione è sancita dal sesso. anche se c'è solo quello. 
se due persone vanno a letto insieme, hanno una RELAZIONE (magari nello stato di FB aggiungono COMPLICATA). se due persone, si amano, si piacciono, hanno tanto in comune, si aiutano, sono felici solo quando insieme, ma per qualche astruso motivo non fanno sesso (o non lo fanno ancora) ecco quella NON E' UNA RELAZIONE.
sarà... io conosco persone che allora hanno un sacco di relazioni!

venerdì 8 aprile 2011

MANCANO LE UOVA SODE

forse questo avrebbe dovuto essere il primo post.
il perchè del titolo.
perchè spesso ci diciamo felici, ma pensiamo 'se soltanto succedesse anche questo .. sarebbe perfetto.'
ci manca sempre 'qualcosa' per essere completamente soddisfatti.
come uno splendido panino tonno e maionese, a cui ... MANCANO LE UOVA SODE...
e siamo così concentrati sulle cose che mancano, da non renderci conto che il tonno con la maionese è buonissimo lo stesso...

ELEMENTI DIFFERENTI

questa non è mia... l'ho sentita ieri in un telefilm. ma mi pare un bello spunto per una riflessione successiva
'gli uomini e le donne vengono da mondi diversi, ma non da marte e da venere. sono ELEMENTI DIFFERENTI come gli spaghetti e l'idrogeno'!

giovedì 7 aprile 2011

LA STORIA DI BIANCA, VENT'ANNI DOPO LA MELA.

La mia storia la conoscono tutti. Mio malgrado sono diventata famosa, per colpa della mia matrigna.
Però in pochi sanno come è andata a finire dopo che il mio Principe mi ha svegliato dal sonno causato dalla mela avvelenata, e mi ha portata nel suo castello per farmi diventare la sua principessa.
Già, il castello. Non che la casa dei sette nani fosse centralissima, ma almeno un po’ di compagnia l’avevo. Mi sono invece ritrovata in un rudere, in mezzo a un bosco, a cento leghe di distanza dal negozio più vicino. E senza l’ADSL. Ma cosa importa? Noi ci amiamo … e siamo così felici di vivere insieme. Insieme a sua madre, ovviamente.
Mai creduto nello stereotipo del rapporto suocera-nuora. Anzi, sono fermamente convinta che quando ami un uomo, devi per forza accettare il pacchetto completo, parenti e amici beoti compresi.
Lei è comunque la regina della casa, lei fa girare i suoi principini intorno al suo mignolo. Lei è la MADRE. Io sono … sono quella che è arrivata dopo. Sempre seconda.
Ma che importa, noi ci amiamo.
Il castello è un po’ lugubre, ma adesso risparmieremo un po’ di soldi. E ci compreremo una casetta tutta per noi. Lontana da sua madre.
Anche se poi ogni domenica dovremo per forza andare a pranzo da lei.
Lei è la regina, la domenica arrostisce il bue con le sue mani e anche se hai voglia di dormire fino a mezzogiorno, oppure di andare in gita alla fiera nel contado vicino, non si può, la domenica è della mamma.
Poi c’è sempre qualche lavoretto da fare al castello, dipingere qualche porta o aggiustare qualche merlatura.
Ma noi ci amiamo, che importa se alla sera siamo così stanchi da addormentarci stremati sul divano della sala trono?
È bello anche questo, perchè in effetti ci vediamo così poco, il lavoro da principe azzurro è duro.
Una guerra qui, una crociata la, il calcetto con gli amici il lunedì, la coppa dei campioni il mercoledì.
Ma io amo il mio principe e sono felice solo se lui è felice.
E poi ho sempre da fare, gestire un castello non è mica cosi semplice. L’anno scorso abbiamo pagato un botto di riscaldamento. Colpa dei soffitti troppo alti.
Allora ho trovato un lavoretto, e abbandonato gli studi. Sognavo una carriera da wedding planner, ma la mia famiglia è più importante.
Il lavoretto ha iniziato a girare, è diventato un lavoro a tempo pieno, che mi porta a stare fuori casa tutto il giorno, però guadagno bene. Per fortuna, perché lo stipendio da principe azzurro è un po’ misero. Ma che importa se io guadagno più di te? Quello che è mio è tuo.
Poi, finito il lavoro, ci sono un sacco di incombenze da sbrigare, le bollette, la banca, la posta, la spesa.
Il mio principe, poverino, non sa mai dove mettere le mani, e io sono così brava a organizzare tutto. Lui sta tutto il giorno nella cava di famiglia a lavorare, è giusto che abbia del tempo a disposizione per rilassarsi.
Io in fondo posso sbrigare tutto prima del tramonto, facendo anche in tempo a cucinargli la zuppa.
E così, il tempo passa, la mia vita va avanti. La nostra vita va avanti.
Va avanti? Diciamo che è un po’ sempre uguale. Gli amici, il castello, il lavoro. Niente vacanze, perché inutile buttare i soldi, viviamo così in un bel posto, e poi abbiamo il nostro galeone con cui scorrazzare, sulle acque locali.
Peccato che per me andare in barca significhi un giretto sotto il sole, con cappello, occhiali e bikini, magari un bel libro e una gazzosa.
Non certo saltare da una parte all’altra con una corda in mano (OH SCUSA E’ VERO, NON SONO CORDE, SONO CIME!!!), in condizioni meteo da allerta tsunami.
Ma cosa conta, l’amore o la nausea da mal di mare?
L’AMORE!!!
Ogni tanto parlo con Pisolo, il mio più caro amico tra i sette nani, che ormai non vedo quasi più. Per un nano senza patente, cento leghe di distanza sono tante.
L’altro giorno mi ha detto ‘Bianca, non sei più tu.’ E ci sono rimasta male. Perché dice così, solo perché metto al primo posto l’amore?
Magari Pisolo è solo invidioso della mia vita da principessa.
E sono passati anni.
E un giorno il principe azzurro si è svegliato e mi ha detto che non mi ama più.
Che sono troppo speciale. Che l’armatura in casa la porto io. E lui si sente meno guerriero.
Lui avrebbe voluto gestire di più il nostro maniero e la nostra principesca vita, ma io non gli ho dato spazio.
Ha deciso di rifarsi una vita, di capire cosa vuole fare da grande.
E io sono qui. I miei amici sette nani sono tutti sposati. Eolo ha pure due bambini, vanno già alla miniera di diamanti con lui.
Mi è rimasto il mutuo del castello da pagare, la mia armatura scintillante da lucidare, e una mela mezza morsicata su una mensola.
La tengo li, e ogni tanto la guardo. Mi serve a ricordare che a volte il rospo, è solo un rospo. E anche se lo baci e lo ribaci. Rimane un rospo.
Adesso vado, devo ancora riempire il camino, lucidare gli argenti e portare il drago a far pipì.

COMINCIAMO ...

Non è assolutamente mia intenzione scrivere uno di quei manuali di auto-aiuto alla Bridget Jones. Non ne sono in grado. E non sono nemmeno una terapista. Anzi, sono io che sono in analisi. Da quasi un anno ormai.
La terapia è principalmente uno sfogarsi con qualcuno che reputi obiettivo. Raccontarsi è terapeutico. Per questo le donne parlano tanto fra di loro.
Metà del piacere di un acquisto, di una conquista, di una avventura viene dal RACCONTARLO.
Si parla tanto di quello che si raccontano gli uomini negli spogliatoi del calcetto, ma volete mettere con un aperitivo fra amiche? Quante storie, quante risate, quante cattiverie… la maggior parte incentrate sui rapporti umani. Mariti, fidanzati, amanti. E amiche, suocere, rivali.
Quante ne ho sentite. E quante ne ho raccontate.
Molte meritano di essere tramandate ai posteri, che servano, se non da insegnamento, da spunto di riflessione.
O meglio ancora, da consolazione. Per arrivare a pensare ‘Ehi non è successo solo a me!’
Ragazze, non siamo e non saremo mai LE SOLE.
Vorrei raccontare allora le storie di Heidi e Bianca e Vittoria e di tutte le altre.
Se vi riconoscete in qualcuna di esse, forse siete voi. O forse no.
Sappiate che i nomi sono finti, ma il resto AHIME’ è tutto vero…