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lunedì 8 ottobre 2012

IL MODELLO TARDONA


Cercavo di spiegare via chat ad un’amica, il profumo di una candela particolarmente forte. E l’ho fatto descrivendolo come ‘il profumo da tardona’. HA CAPITO SUBITO.
Questo mi fa pensare che ‘il modello tardona’ esista veramente!
Dicasi TARDONA, per l’appunto una signora un po’ ageè, generalmente vestita in maniera piuttosto scollacciata, imbellettata ai limiti del clownesco, che frequenta discoteche o balere di provincia, pronta a rimorchiare tutto il rimorchiabile. Spesso definita come panterona o tigre del ribaltabile, la tardona ama pizzi e ricami, le camicette di poliestere sbottonate, i leggins, i capelli biondo menopausa cotonati con l’amido, che non scendono nemmeno con l’uragano Katrina. È abbronzata, ha imparato a truccarsi da Moira Orfei, e da il meglio di sè nei balli di gruppo. Predilige il liscio o il latinoamericano, ma la si trova mescolata un po’ ovunque. Adora i veglioni di carnevale e capodanno, ed è l’unica della provincia che si traveste ad Halloween.
La tardona è abitualmente accompagnata da L’AMICA DELLA TARDONA, un personaggio di secondo piano, visivamente molto meno appariscente, spesso con occhiali da bibliotecaria e l’aria da ‘ma io qui cosa ci faccio’. Di solito è li per guidare.
L’obiettivo del rimorchio della tardona è ampio e variegato. Si va dal finto giovane con pancetta e stivali, all’uomo perbene con il riporto, al viscidone che si crede Ryan Gosling. Il look tipico è camicia di seta, total black e scarpa lucida. Ma sul tardonE dovremmo aprire un nuovo capitolo.
Il modello tardona è una realtà precisa e regolamentata. Non prendete in giro le tardone, non sapendo cosa vi potrebbe accadere di qui a 10/20/30/40 anni …