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martedì 5 novembre 2013

GLI SPECCHI

GLI SPECCHI.


Gli uomini e le donne sono diversi.
E fin qui niente  di nuovo.
Ma niente, come il rapporto con gli amici, rende uomini e donne due specie diametralmente opposte, che si somigliano quanto Godzilla e un Bassetthound.
Nell’immaginario collettivo femminile, c’è la visione di uomini nello spogliatoio del calcetto, ovviamente con asciugamano in vita, che si raccontano festanti i loro successi amorosi e le loro imprese con il gentil sesso.
Invece no. Pare, e dico pare, che i commenti siano piuttosto laconici e limitati al minimo indispensabile.
'Sei uscito ieri sera con la ragazza che hai conosciuto alla Esselunga?' 'Si/no'. Fine.
Non parliamo poi delle relazioni ufficiali e di lunga data.. se sulle avventure si può fare un po’ di spirito, su mogli e fidanzate assolutamente NO!
E poi ci siamo noi ‘femmine’, cresciute con Friends e Sex & The City, icone della socialità anni 90, dove si discuteva di sesso e amore, anche mentre si faceva la coda per un caffè.  
Ogni sventurato che entra a far parte, anche solo per un attimo, delle nostre vite, entra di diritto anche in quella delle nostre amiche.
Ogni suo atto, gesto, intenzione, parole, opere e soprattutto omissioni, viene attentamente vagliato e interpretato dal gruppo di supporto.
Di solito si parte con un ‘ma secondo te .. cosa voleva dire con ANDIAMO A BERE UN CAFFE’?’
Ma non finisce qui.
Anche ogni azione della donna è passata al vaglio ed alla approvazione delle amiche.
Un sms ad un uomo che piace è soggetto alla revisione di almeno quattro correttrici di bozze. 
Il look di una serata,  è sottoposto ad una apposita commissione vestiario. Ho visto relazioni distrutte da una brutta recensione e scene di isterismo per un commento sulla dimensione dei glutei infilati in un paio di pantaloni stretch.
Si, le donne si dicono tutto, e parlano di tutto. Di fidanzati, mariti, amanti. Di figli, cani e lavoro. Di scarpe, borse e foulard. Di chili presi e di chili persi. Di smagliature e cellulite. Di Proust e dei Nirvana. Di Brangelina e di politica interna.
Le donne condividono tutto con le migliori amiche...
Ma quante ‘migliori’ amiche ho avuto da quando sono riuscita a pronunciare queste parole?
Sono cambiate insieme a me. Dalla vicina di casa nata il giorno dopo di me, con cui giocavo all’asilo e facevo scoperte deludenti, come quella che se tu prendi in braccio me e io prendo in braccio te, noi non voliamo.. All’amica delle medie, con le prime cotte e i problemi dell’adolescenza, che sembrano sempre insuperabili. Ma che poi si superano .. a volte.
L’amica di sempre, che è sempre li, che se la chiamo e le dico ‘aiuto’ lei risponde ‘arrivo’. Anche se la vita ha messo fra di noi qualche centinaio di chilometri.
La collega con cui ti incroci alla macchinetta del caffè, con cui commenti il riso scotto della mensa, che è diventata col passare del tempo un punto fermo della tua vita.
E l’amica con cui ridi sempre di cose per le quali non c’è niente da ridere, ma è bello così.
Quella con cui dovresti andare a ballare il sabato sera e poi ci si ritrova sul divano, con un film in DVD, la ciotola dei cioccolatini in mezzo, e la copertina sulle gambe.
E quella arrivata per ultima in ordine di tempo, tanto più giovane di me, alla quale vorrei fare da maestra, ma di cui troppo spesso sono allieva. Che ha riempito la mia solitudine, e che nel momento più nero, mi ha preso per mano e mi aiutato a ritrovare il sole.
L’amicizia è una forma d’amore, e come tale è soggetta a gelosie e tradimenti, a parole belle e parole brutte, allontanamenti e riavvicinamenti.
Ma una vera amica sa sempre farti sorridere dopo un brutto voto, o una pessima giornata in ufficio. Sa quali tasti premere per farti tornare il buonumore.
Le amiche sono quelle che ne hanno passate tante insieme a te, con cui hai parlato per notti intere,
L’amica è la voce della tua coscienza, è lo specchio in cui devi per forza guardarti, quello che non sempre ti rimanda l’immagine che vorresti di te, ma che sai essere uno specchio sincero.
Una canzone diceva che gli amici sono i fratelli che ti scegli e in questi tempi strani, dove la parola amico è spesso abusata, dove tutti sono amici nelle piazze virtuali, dove tutti vogliono mostrare quello che spesso non sono, è sempre più difficile scegliere.
Per questo sono felice che nella mia vita ci sia ancora la maggior parte delle mie amiche di sempre. Sono i miei specchi, i miei ricordi, il mio scoglio nel mare in tempesta.



lunedì 8 ottobre 2012

IL MODELLO TARDONA


Cercavo di spiegare via chat ad un’amica, il profumo di una candela particolarmente forte. E l’ho fatto descrivendolo come ‘il profumo da tardona’. HA CAPITO SUBITO.
Questo mi fa pensare che ‘il modello tardona’ esista veramente!
Dicasi TARDONA, per l’appunto una signora un po’ ageè, generalmente vestita in maniera piuttosto scollacciata, imbellettata ai limiti del clownesco, che frequenta discoteche o balere di provincia, pronta a rimorchiare tutto il rimorchiabile. Spesso definita come panterona o tigre del ribaltabile, la tardona ama pizzi e ricami, le camicette di poliestere sbottonate, i leggins, i capelli biondo menopausa cotonati con l’amido, che non scendono nemmeno con l’uragano Katrina. È abbronzata, ha imparato a truccarsi da Moira Orfei, e da il meglio di sè nei balli di gruppo. Predilige il liscio o il latinoamericano, ma la si trova mescolata un po’ ovunque. Adora i veglioni di carnevale e capodanno, ed è l’unica della provincia che si traveste ad Halloween.
La tardona è abitualmente accompagnata da L’AMICA DELLA TARDONA, un personaggio di secondo piano, visivamente molto meno appariscente, spesso con occhiali da bibliotecaria e l’aria da ‘ma io qui cosa ci faccio’. Di solito è li per guidare.
L’obiettivo del rimorchio della tardona è ampio e variegato. Si va dal finto giovane con pancetta e stivali, all’uomo perbene con il riporto, al viscidone che si crede Ryan Gosling. Il look tipico è camicia di seta, total black e scarpa lucida. Ma sul tardonE dovremmo aprire un nuovo capitolo.
Il modello tardona è una realtà precisa e regolamentata. Non prendete in giro le tardone, non sapendo cosa vi potrebbe accadere di qui a 10/20/30/40 anni … 

mercoledì 29 agosto 2012

ELOGIO ALLA DONNA MATURA

L’uomo verso i 35/40/50 anni separato, divorziato o semplicemente single, spesso fa una scelta di vita decisiva: si fidanza con una ragazzina. Dopo l’estasi, genericamente sessuale, iniziale, però .. qualche ripensamento lo assale. E fa bene a farsi riassalire. Ecco perché conviene scegliere una quarantenne invece di una ventenne o poco più …

La quarantenne:

  1.  si mantiene da sola. Anzi a volte guadagna più di voi 
  2.  ha risolto i conflitti genitoriali, niente suocera fra i piedi. 
  3.  non pretende un fidanzamento sancito ufficialmente dal vostro stato di facebook. Si accontenta che togliate SINGLE. E solo perché facebook è pieno di mignotte. Ventenni. 
  4. sempre su face book, eviterà di taggarvi in foto che vi riprendono mentre dormite in spiaggia con la mano infilata nel costume e la bolla al naso, fregandosene del fatto che annoveriate tra i vostri amici tutti i colleghi, il vostro capo, la vostra ex moglie e la mamma. 
  5.  non si appellerà a voi in pubblico usando soprannomi tipo MUKKOPALLINO, PUFFOCICCIOTTELLO, ILMIOAMORINOAMORONE 
  6.  a natale e al compleanno non riceverete conigli di peluche alti un metro, o una vostra foto insieme 70x100 che ovviamente deve essere appesa sopra al divano, o una maglietta dei ONEDIRECTION, o un braccialetto di cuoio e argento e lapislazzuli che stride con il completo da avvocato che portate abitualmente in ufficio. 
  7.  la contraccezione è una cosa seria. Niente salti, interruzioni, ma bho vediamo speriamo.. 
  8.  se avete alzato il gomito, vi riporta a casa. E ha sempre un Geffer nell’armadietto delle medicine. 
  9.  non festeggia i mesiversari del: primo bacio, primo film insieme, primo panino di macdonald insieme, ecc.ecc. 
  10.  per una quarantenne, il sesso orale non ha misteri.
dopo un anno e più di latitanza, felice e serena, con una bella relazione avviata, esther is back. più cattiva che mai! :)

domenica 24 aprile 2011

UNA RELAZIONE E' UNA RELAZIONE QUANDO ...

ho avuto l'illuminazione sulla via della torta pasqualina. ho capito cosa fa di una relazione, una relazione.
la discriminante non è il sesso, non è l'amore, non è il sostegno reciproco od economico. è semplicemente LA PROGETTUALITA'.
quando fai dei progetti con qualcuno, quando pensi ad un futuro, che sia prossimo o lontano, allora si. hai una relazione. che il progetto sia un figlio, le vacanze o un concerto poco importa.
è il PROGETTO che cambia lo stato sentimentale.

giovedì 21 aprile 2011

HEIDI IL POLLO SPECIALE

‘Heidi, ma sei proprio tu? Ma come stai bene…’
Quante volte mi sono sentita ripetere questa frase negli ultimi 2 anni?
Come se la mia avvenenza fisica fosse inversamente proporzionale alla mia felicità sentimentale.
Sono single da 2 anni. Anzi, sono stata mollata 2 anni fa. In un momento critico nella vita di ogni donna. L’approssimarsi degli anta, un cambio di lavoro, l’orologio biologico che gira e gira e gira…
Insomma un terremoto di emozioni.
E ho dovuto ribaltare la mia vita. Un’altra volta.
Ho cercato di fare la Pollyanna della situazione, di vedere il bello anche dove è difficile vederlo. In fondo che mi manca?
Già. Che mi manca? Una sera parlavo con un amico, e scherzando gli dicevo ‘dai trovami un fidanzato, non sono propriamente un cesso, sono abbastanza intelligente, cultura sopra la media, casa di proprietà, auto munita… come mai non trovo un uomo?’ e la risposta di Ale mi ha gelato ‘non credi di essere un po’ … TROPPO?’
Ci ho pensato un bel po’, e ho risolto che no, non sono troppo. Voglio dire chi si accontenterebbe di un Big Mac, potendo avere una costata di Chianina?
E con spirito rinnovato ho continuato la mia ricerca di un nuovo amore.
Senza troppo impegno a dir la verità …
Poi è successo che qualche tempo fa il mio ex fidanzato, con cui ho la famosa RELAZIONE COMPLICATA, situazione sentimentale diventata molto famosa fra gli utenti del social network più famoso, mi scrisse un sms: ‘tu sei speciale e io sono un coglione e non ti merito…’
E allora ho capito tutto! Altro che bere l’assenzio per aprire le porte della percezione!
Essere speciali è una fregatura! Va a finire che ti mollano per una banale, poco intelligente, alta un metro e 20 e nemmeno eccessivamente simpatica.
Perché se io sono così speciale, tu mi preferisci una banale?
Io ho paura del buio, soffro di crampi, fumo troppo, sono ignorante in geografia al punto da pensare che Sappada fosse in Sardegna invece che in Trentino (perché è in Trentino vero?) e da posizionare Tivoli vicino a Latina.
Non voglio essere speciale, non ho velleità da Wonder Woman, mi fanno schifo i ragni, non digerisco il prezzemolo e sono allergica al paracetamolo. Ho le unghie fragili, la cellulite e un dente storto … IO NON SONO SPECIALE!
No no no. Voglio essere normale e felice, voglio ridere alle battute volgari, voglio non sapere chi sia il governatore del Piemonte, voglio apprezzare i film di Checco Zalone, voglio che il mio pensiero primario sia ‘dove si va a fare ape stase?’
Voglio essere solo un’aquila che si crede un pollo. Anzi no, voglio proprio essere un pollo.
Le persone speciali, va a finire che la prendono sempre nel culo. Guarda lady Diana!
Bionda e bella e vergine, diventa principessa sposando il rospo. Due figli, l’impegno umanitario, amica di Elton John e di Versace e poi … muore sotto un tunnel, proprio quando la sua vita sta per tornare ad essere felice. Una suocera che la odiava, il marito che le preferisce una bruttona senza un grammo del suo stile. È giustizia questa? Avrebbe potuto continuare a vivere la sua finta favola dorata come tante mogli nel mondo, ma voleva essere felice. Ed essere se stessa. Ma il suo essere così ‘speciale’ così diversa dagli altri così … COSI’ TROPPO PER ME … l’ha portata alla rovina.
La storia è piena di donne forti, intelligenti e SOLE.
Ogni uomo, anche il più illuminato, detesta avere al proprio fianco una donna sua pari o peggio che lo supera.
Come dice Marge Simpson alla figlioletta troppo sveglia .. ‘Lisa tu sei troppo intelligente per essere felice’
Come se essere intelligenti e femmine con le palle sia un peccato mortale.
Io vorrei essere stata una FEMMINUCCIA. Una di quelle che non sanno avvitare una lampadina. Ho sempre sognato di essere accudita e protetta. Ma la vita mi ha riservato qualcosa di diverso.
Sono un’aquila, lo so. Ma per essere felice devo fingermi pollo?
Non ho colpa se ho dovuto rimboccarmi le maniche, a volte anche le principesse devono farlo. Il castello non si pulisce da solo…
Anche io da piccola sognavo la corona. Invidiavo la regina Elisabetta e non capivo perché indossasse quei buffi, e diciamocelo, talvolta orribili cappellini, invece della tiara di diamanti. Dicevo sempre ‘se fossi regina metterei la corona anche per andare al supermercato’.
La corona non l’ho avuta. Di contro al supermercato ci vado spesso.
Ma poi, vale proprio la pena fare la principessa? Meglio un impiego in banca del mantello di ermellino …

martedì 19 aprile 2011

LA CRITICA DELLA SETTIMANA 2

torna la rubrica della critica gratuita! con 2 capitoli veramente speciali!
COMMUNICATION (LET ME DOWN)
1. quelli che non rispondono ai messaggi. porco giuda, è semplice. non devi scrivere la critica della ragion pura. SI, NO, OK, non posso. lasciamo perdere. devo andare al saggio di danza del mio cane, sono gay. MA RISPONDI.
2. gli I Phone hanno a disposizione una sola suoneria, oppure chi ha l'I Phone ha semplicemente poca fantasia?
3. quelli che ti appaiono in chat con un CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
l'entusiasmo è apprezzabile, però tutte quelle ooooo mi innervosiscono parecchio
4. l'abuso dei puntini di sospensione. e qui mi ci metto pure io ...
5. gli indirizzi mail farlocchi che poi ti vergogni a dare, tipo aquilotto72, fragolinadibosco16, giuliettina_pa_pa.
special guest della critica ... chi memorizza il numero del fidanzato/fidanzata di turno sotto AMORE. amore chi??? e se cambi fidanzato? lo lasci sotto amore, o lo cambi con IL COGLIONE?

AUTOCRITICA... a volte mi stupisco di me stessa!
1. vedere una cosa strana dal finestrino della macchina e dire a voce alta 'ci sono lavori peggio del mio' quando sei in macchina con il tuo capo. NO GOOD.
2. indossare scarpe a tacco alto, quando devi badare per 4 ore che una cinquantina di bambini non si accoppino fra di loro ad un evento. NO GOOD. però ero carinissima
3. in piscina, infilare i braccioli alle caviglie, per vedere l'effetto che fa. NO GOOD. ma avevo 8 anni, quindi mi autoscuso, anche se l'effetto, ovviamente è finire a testa in giù sott'acqua
4. il giorno del tuo compleanno, alla domanda di un tuo amico 'ti piacciono le crocs?' rispondere NO MI FANNO CAGARE. e vederlo nascondere un pacchetto regalo sotto la sedia... NO GOOD.
5. mescolare prosecco e vodka alla menta. NO GOOD. tenetelo presente ...