Cercavo di spiegare via chat ad
un’amica, il profumo di una candela particolarmente forte. E l’ho fatto
descrivendolo come ‘il profumo da tardona’. HA CAPITO SUBITO.
Questo mi fa pensare che ‘il
modello tardona’ esista veramente!
Dicasi TARDONA, per l’appunto una
signora un po’ ageè, generalmente vestita in maniera piuttosto scollacciata,
imbellettata ai limiti del clownesco, che frequenta discoteche o balere di
provincia, pronta a rimorchiare tutto il rimorchiabile. Spesso definita come
panterona o tigre del ribaltabile, la tardona ama pizzi e ricami, le camicette
di poliestere sbottonate, i leggins, i capelli biondo menopausa cotonati con l’amido,
che non scendono nemmeno con l’uragano Katrina. È abbronzata, ha imparato a
truccarsi da Moira Orfei, e da il meglio di sè nei balli di gruppo. Predilige
il liscio o il latinoamericano, ma la si trova mescolata un po’ ovunque. Adora i
veglioni di carnevale e capodanno, ed è l’unica della provincia che si traveste
ad Halloween.
La tardona è abitualmente accompagnata
da L’AMICA DELLA TARDONA, un personaggio di secondo piano, visivamente molto
meno appariscente, spesso con occhiali da bibliotecaria e l’aria da ‘ma io qui
cosa ci faccio’. Di solito è li per guidare.
L’obiettivo del rimorchio della
tardona è ampio e variegato. Si va dal finto giovane con pancetta e stivali,
all’uomo perbene con il riporto, al viscidone che si crede Ryan Gosling. Il look
tipico è camicia di seta, total black e scarpa lucida. Ma sul tardonE dovremmo
aprire un nuovo capitolo.
Il modello tardona è una realtà
precisa e regolamentata. Non prendete in giro le tardone, non sapendo cosa vi
potrebbe accadere di qui a 10/20/30/40 anni …